Grazie alle loro strutture, i grossi modelli di intelligenza artificiale ci permettono di distillare le forme tipografiche attraverso il loro sviluppo storico e formale, di riconoscere i pattern e le tendenze nella loro evoluzione, e darci uno sguardo sulle potenziali conseguenze formali future. Tuttavia, queste tecnologie sono allo stato embrionale e quindi spetta agli esseri umani curare i risultati, al fine di discernere le incomprensioni dalle «intenzioni» del sistema, rimuovere le impurità e rivelare la vera forma dell’artefatto. Il progetto «Archeology of Consequent Forms» cerca di capire questa relazione e come i modelli AI potrebbero diventare parte della disciplina del type design.